Oggi Le Ore sono un nuovo progetto editoriale. Qui potrai trovare libri, riviste, calendari, fumetti e anche semplici articoli ed approfondimenti incentrati su argomenti vecchi e nuovi che da sempre ci appassionano, come il glamour, la sensualità, la fotografia, il naturismo, l’erotismo, la poledance, i cosplay, l’umorismo, la goliardia, e non solo…
Le Ore nasce da un’idea di bellezza e sensualità iniziata negli anni ’50 e ’60, attraverso i primi scatti glamour delle grandi dive del cinema apparse sulla rivista come Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Merylin Monroe, Claudia Cardinale solo per citarne alcune. Un’idea nel tempo arricchita dagli articoli di firme prestigiose come quella Salvatore Quasimodo, e successivamente dai nuovi linguaggi del fotogiornalismo erotico degli anni ’70, con reportage e nudi artistici rimasti unici nell’immaginario collettivo italiano.
Storia della rivista
Le Ore (della Settimana) è una rivista italiana. Dedicata fino al 1967 all’attualità cinematografica e culturale, dal 1971 è uscita come rivista erotica
La prima serie
Viene fondata nel 1953 come rivista di attualità cinematografica da nomi come quello di Salvato Cappelli, Giuseppe Trevisani e Pasquale Prunas, attivi nel campo del fotogiornalismo e costituisce un’esperienza formativa importante per giornalisti e fotografi che saranno attivi per tutto il secondo dopoguerra come ad esempio Mario Dondero. La formula di questa rivista, innovativa per l’epoca, era quella di un giornale formato quasi esclusivamente da fotografie, in cui i testi scritti erano costituiti sostanzialmente dalle didascalie alle immagini.
I servizi sulle attrici non mancavano, ma erano sempre castigati. A partire dagli anni sessanta comincia a occuparsi anche di politica, su posizioni di area socialista. Il settimanale vantava anche pagine culturali tra cui la pagina che settimanalmente scriveva il poeta Salvatore Quasimodo. La rivista viene distribuita fino al 1967.
La seconda serie
Riprende le pubblicazioni nel 1971 come rivista erotica, con editore Saro Balsamo e direttore editoriale Francesco Cardella, dapprima softcore per poi pubblicare immagini sempre più trasgressive. Nel febbraio 1977 variazioni permissive del diritto italiano in materia di buon costume consentono al settimanale di trasformarsi in una rivista hardcore, avvalendosi, soprattutto all’inizio per ovvia e momentanea carenza di materiale fotografico nazionale, di collaborazioni con testate francesi dell’International press e di ristampe di vecchie gallerie pornografiche scandinave. All’epoca la direttrice è la poetessa e scrittrice Maria Jatosti.
Nell’inverno del 1983 la rivista inizia il sodalizio con Ilona Staller, salutato con tanto di pubblicità cartellonistica (Le Ore, il settimanale che scotta). Nel corso degli anni molte altre attrici, cantanti e showgirl appariranno sulle pagine della rivista, coinvolte in scene più o meno erotiche: tra le tante, Marisa Mell, Karin Schubert, Paola Senatore, Patty Pravo, Minnie Minoprio. Dopo alcuni anni di declino, nel 1987 la rivista torna al successo grazie alla collaborazione con Moana Pozzi, che durerà fino alla morte dell’attrice.